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LINEA project
2022 - 23

Linea project nasce dall’idea di spazializzare il tempo. La ricerca si articola al momento in due attività: la prima è la creazione di disegni figurativi da realizzare con un’unica linea con vincoli di natura temporale di cui i 3 minutes sketch sono un esempio; la seconda è un’attività performativa in cui eseguo una linea che si sviluppa in un intervallo temporale più o meno lungo in cui il procedere del tratto diventa diario di ogni palpitazione, pensiero che sottopelle porta una vibrazione o che anche solo mette alla prova la resistenza fisica dell’arto e di tutti i muscoli. L’incontro cruento con il tempo che scorre viene registrato dalla linea e da un microfono a contatto poggiato sulla superficie della rappresentazione cosicché il tempo fluidamente si converte anche in linea sonora ossia melodia che, dal greco mèlos è “membro” di una parte musicale proprio come la linea della rappresentazione è parte concreta del sentire primario dell’esecutore.

Gli avvenimenti ripresi in tempo reale dalla linea diventano esperienza del passare del tempo e quindi traduzione del cambiamento. Il cam­biamento presuppone che lo scarto temporale comprenda più di una posizione nello spazio. Occorrono almeno due po­sizioni per stabilire una direzione (Lewin, 1957). La percezione deve quindi sempre essere coadiuvata dalla memoria, a essa inseparabile. Il tempo, per essere affer­rabile, deve tradursi nella simultaneità spaziale. In tal senso nella vita quotidiana si fa una distinzione psicologica tra la durata di ciò che è unico e la durata di ciò che è realizzato in serie come gli oggetti di consumo che durano il tempo della loro presenza fisica e necessità.

La linea vista come zona di frontiera del sentire come il nastro di Moebius dove il segmento di due superfici si trasforma in un piano infinito: divisive e allo stesso tempo inclusive. La retta geometrica e più in generale la linea vive di un infinto orizzontale in quanto se ne può sempre trovare un punto più a destra o più a sinistra di un qualsiasi punto segnato: un’infinità orizzontale come il movimento del sorriso e traduzione della felicità. Il segmento (che per definizione è apparentemente un paradosso: un insieme limitato di infiniti punti) vive di un’infinità verticale in quanto se ne può sempre trovare la metà della metà della metà… Unendo i punti medi ti tali segmenti ne deriva una spirale in caduta, un baratro, un imbuto emotivo (malinconia, tristezza, silenzio) come mostrato nell’immagine sottostante.

Disegni

2019 - 2020

Sketch

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